Forme pensiero

Quante volte sentiamo le persone esprimersi con queste frasi ( o le pronunciamo noi stessi): 

- HO DOVUTO FARLO
- NON RIESCO A LASCIARLO 
- Non posso cambiare lavoro 
- E’ più forte di me 
- Non ho avuto scelta 
- Non so perché l’ho fatto 

Secondo alcuni autori e maestri tra cui Gurdjeff, viviamo in uno stato di sonno, dal quale, se va bene, ci destiamo soltanto per alcuni istanti. 

In questo stato di addormentamento siamo come delle auto (auto-mi), ma a guidare non c’e’ la nostra volontà,non ci siamo noi con la nostra personalità e meno che mai con la nostra essenza: a guidare quindi ci sono altri.

E chi sono questi altri ? 

Il nostro inconscio
L’inconscio familiare
L’inconscio sociale 
Condizionamenti di vario tipo 

Un aspetto che non consideriamo spesso sono le influenze delle forme pensiero. 

Queste forme pensiero sono pacchetti di pensieri, emozioni, comportamenti, frasi preconfezionati che scendono su di noi e che noi assorbiamo senza rendercene conto. 
In larga parte esse sono entità galleggianti che entrano nel nostro campo aurico. 

Prendete la forma pensiero ‘paura di ammalarsi’ ad esempio. 
Non tutti ce l’ hanno perché questa forma deve trovare la ‘serratura’ combaciante. 

La persona assorbe del tutto passivamente e inconsapevolmente il copione della forma-pensiero, ed inizia ad agire e parlare secondo quella. 

Ora potete vedere che molte persone, anche famose, anche i politici, sono del tutto rapiti e imbambolati da queste forme pensiero. 

HO DOVUTO FARLO, DOVETE  FARLO E’ GIUSTO COSÌ, ripetono come sotto un incantesimo. 
E ne sono convinti, badate bene: sono del tutto identificati col personaggio e col copione. 

Un po’ come Jessica Rabbit, il fumetto diceva ‘non sono cattiva, mi disegnano così’ 

La persona magari un po’ più sveglia, immediatamente percepisce un’incongruenza, qualcosa che non torna. 

Questi copioni si creano in altre dimensioni ed hanno la funzione di mantenere le persone addormentate. 

Una buona domanda potrebbe essere:  come si creano queste forme pensiero? 
A questo risponderò soltanto a poche persone perché solo poche accettano la risposta. 

Una delle più potenti forme pensiero è quella della PAURA. 
La paura è un potentissimo sonnifero e anche un attivante comportamentale che spinge continuamente a far qualcosa per placare questa paura. 

So che vi sembrera’ strano perché la paura muove ansia, insonnia, e attivazione psico fisica in generale, ma il risultato di ciò è una visione a tunnel, che vi fa vedere praticamente il 5% di quello che e intorno a voi, cioe’ crea e mantiene uno stato tale di sonno per cui si vive ma si diventa qualcosa di non del tutto umano. 

E la paura è soprattutto paura di aprire questa visuale e ampliarla, perché quella visuale anche se ristretta e spaventosa, è diventata la nostra ‘casa-gabbia’.

NON POSSO FARLO 
NON POSSO ANDARMENE
NON SO PERCHÉ L’HO FATTO 

l’IO non è padrone a casa sua diceva Freud. 

Noi non siamo padroni a casa nostra e nemmeno i politici, i cantanti, gli attori, lo sono. 

Il grande paese dei balocchi che e’ questo pianeta, sforna ogni giorno milioni di bambini-adulti con code e orecchie da asino, che vogliono solo divertirsi e prendere cose gratis, pensando che questo ad un certo punto non si paghi. 
Entrano per essere intrattenuti, e finiscono al circo ad essere frustati, costretti ad intrattenere altri asini. 

Tutti prima o poi siamo stati attori inconsapevoli di qualche copione che ci ha portato a ragliare come asini. 

Pochi si rendono conto, ad un certo punto di essere in un circo. 
Pochissimi sanno come uscirne. 

Alcuni tornano a casa e diventano veri bambini e poi veri adulti . 

La favola della buona notte e’ finita. 

Claudia Crispolti

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